venerdì 23 giugno 2023

L’importanza del backup dei dati



Cominciamo con una domanda la cui risposta potrebbe sembrare scontata: che cos'è un backup e che cosa non è?

Può sembrare banale una domanda del genere, lo so, ma alla fine vedrete che non lo è per nulla, anzi. Infatti, seppure in questo mondo di globalizzazione delle conoscenze informatiche, più o meno tutti gli utilizzatori dei computer, a qualsiasi livello, si sono ritrovati davanti, almeno una volta nella vita, il termine “backup”, e quindi ormai quasi tutti sanno cosa vuol dire. Ce ne sono altri invece che hanno dei dubbi in merito, o forse non sanno neanche di averli in quanto le loro certezze sono erronee, dubbi che è meglio chiarire subito prima di affrontare altri argomenti più complessi correlati al backup.

Il backup è un processo di creazione di una copia dei dati del proprio sistema e la sua successiva archiviazione, spesso su di un altro supporto  informatico, in modo da poterlo utilizzare in seguito per il ripristino dei dati, nel caso in cui i dati originali vadano persi o danneggiati. In pratica, attraverso dei software specifici, viene eseguita periodicamente una copia dei propri dati e dei sistemi e salvata su di un supporto, meglio se esterno al proprio sistema, in modo che in caso di guasto al computer e/o di perdita dei dati, c’è sempre una copia di riserva disponibile per ripristinare i dati originari.

In un modo o nell'altro, tutte le aziende e le organizzazioni proteggono i propri dati con operazioni costanti di backup, soprattutto quei dati considerati critici, rendendoli i componenti chiave del piano di ripristino di emergenza e della strategia di continuità delle operazioni aziendali. Di conseguenza, il backup dei dati sta diventando sempre più importante, direi vitale, per qualsiasi tipo di organizzazione che intenda salvaguardare i propri dati e i sistemi da eventuali attacchi hacker o semplicemente da malfunzionamenti del sistema o cancellazioni erronee di dati.

Pertanto, diventa molto importante per ogni azienda designare un amministratore di backup o comunque un responsabile informatico che si occupi di gestire l'intera strategia di backup, comprese le soluzioni e gli strumenti di backup e ripristino. A tal fine, è estremamente importante che tutte le aziende dispongano di una strategia e di una soluzione di backup efficace. Copiare e incollare semplicemente i file e le cartelle su un'altra unità non è un backup, anche se forzatamente potrebbe essere considerato tale.

Si tratta di una questione importante che spesso crea confusione, che è meglio chiarire subito, ossia quella inerente alla differenza tra il backup dei dati e un archivio dei dati. Molte persone sono un po’ confuse al riguardo, quindi è meglio chiarire la differenza tra questi due sistemi di salvataggio dei dati.

I backup, che fanno parte di un piano di ripristino di emergenza, hanno lo scopo di fornire un modo rapido per ripristinare i dati che sono andati perduti o che si vogliono comunque ripristinare. Un backup ha due scopi principali: ripristinare i dati dopo che sono stati persi e recuperarli prendendoli da una data specifica di un backup precedente all’eventuale disastro.

L'archiviazione dei dati, invece, è progettata per il salvataggio dei dati a lungo termine; parliamo anche di decenni. In genere i dati sono salvati in maniera sequenziale, cartella dopo cartella e file dopo file, e senza alcun particolare ordine strutturale. I dati, in pratica, vengono accantonati e conservati come copia di riserva per le ricerche storiche per esempio, o per avere comunque una copia dei propri dati. Inoltre, mentre il ripristino rapido ed efficace è importante per un backup, la velocità e l’efficacia di accesso ai dati non è poi così importante per un archivio.

Per farvi un esempio, infine, se succede che dovete ripristinare i dati per un qualsiasi motivo, mentre una copia di backup rimette tutti i dati al loro posto originale e il sistema è pronto a ripartire, una semplice copia di file li mette alla rinfusa perché non saprebbe dove andare a salvarli, a meno che non ce li mettete voi a mano, perché viene a mancare tutta una serie di elementi che un software di backup e ripristino ha, quali indici e collegamenti e relazioni varie. Anche ricopiandoli a mano ad uno ad uno ho i miei dubbi che il vostro sistema funzionerebbe in tal caso.

Pianificazione della strategia di backup

Prima di iniziare a pianificare una strategia di backup, vi suggerisco caldamente di acquisire una conoscenza completa e approfondita delle apparecchiature hardware e delle applicazioni di backup e ripristino dei dati che intendete utilizzare sul vostro server o computer. Leggete attentamente i loro manuali d'uso, e cercate di comprenderne bene il funzionamento in tutti i loro aspetti peculiari.

Detto questo, che mi sembrava doveroso fare, iniziamo ora a parlare di come pianificare e progettare una strategia di backup ottimale ed efficace, che nella prima fase dovrebbe rispondere almeno a queste tre domande importanti:

1. Quali dati devono essere sottoposti a backup?
2. Dove salvare il backup?
3. Quando eseguire il backup? 

La pianificazione di una strategia di backup è un processo che dovrebbe definire i requisiti e i vincoli dei backup, ad esempio la frequenza con cui eseguire il backup dei dati o se sono necessarie copie aggiuntive dei dati di backup su set di supporti aggiuntivi.

Tuttavia, la pianificazione di una strategia di backup non è solo una questione di cosa, dove e quando eseguire il backup, ma è anche necessario definire gli obiettivi e i vincoli della strategia di backup, che include, ad esempio, la risposta ad altre domande importanti, come quelle che seguono:

Quali sono le vostre politiche aziendali di backup e ripristino sei dati?
Quali sono i tipi di dati di cui è necessario eseguire il backup?
Quanto è il tempo massimo di inattività per il ripristino dei dati che la vostra azienda riuscirebbe a  sostenere senza grossi danni per l’organizzazione?
Per quanto tempo devono essere conservati i dati secondo la loro specificità?
Come devono essere archiviati e gestiti i supporti con i dati di backup?
Quanti set di supporti devono essere utilizzati durante il backup dei dati?
Quanti dati devono essere sottoposti a backup?
Qual è la crescita in percentuale prevista per i dati?
Quanto tempo può richiedere un backup?
Con quale frequenza bisogna eseguire il backup dei dati?
Quali sono i fattori che possono influenzare la vostra strategia di backup?

Sono un bel po’ di domande a cui dare risposta, lo so, ma ce ne sono ancora delle altre da soddisfare prima di arrivare ad implementare un’adeguata pianificazione della strategia di backup, la cui implementazione dipende dalle risposte che darete a tutte queste domande.

Backup e cybersecurity

Il backup dei propri sistemi e dei dati rappresenta certamente una contromisura per difendersi da eventuali attacchi. Anche perché, sebbene molti attacchi hacker siano perpetrati con lo scopo di copiare i vostri dati per poi chiedere un riscatto, pena la loro divulgazione in Rete, quegli stessi dati in tal caso rimarrebbero comunque nelle vostre mani. Tuttavia, in caso di attacco, non avete la certezza che i vostri dati non siano stati danneggiati, anche effettuando tutte le verifiche del caso, perché molti danni ai dati saltano fuori a distanza di tempo. E non avete neanche la certezza che addirittura non sia stato inserito all’interno dei dati un malware. Per cui, il consiglio è di fare regolarmente dei backup dei vostri sistemi e dei dati, seguendo una strategia di backup ad hoc secondo le vostre esigenze, e naturalmente dovete fare assolutamente un ripristino dei dati non appena vi accorgete che i vostri sistemi sono stati danneggiati, dopo ovviamente aver chiuso tutte le porte da cui si suppone siano entrati gli hacker.

Se volete approfondire in maniera dettagliata l’argomento dei backup, vi consiglio un libro recente dal titolo “Guida alle strategie di backup dei dati: Uno strumento prezioso e sempre disponibile ogni volta che si rende necessario mettere le mani su di una policy di backup o un piano strategico”.

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Dott. Nicola Amato


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